Speciale Chitarra Barocca
Il termine "barocco" fu utilizzato in campo musicale, per definire lo stile della musica a partire ai primi del Novecento.
In campo musicale il Barocco può essere considerato come uno sviluppo di idee maturate nel tardo Rinascimento ed è perciò difficile, e anche arbitrario, voler stabilire una netta demarcazione cronologica precisa di inizio e di fine del periodo barocco in musica.
Dal punto di vista geografico, la musica barocca ha origini in Italia, grazie al lavoro di compositori come Claudio Monteverdi, benché verso la metà del XVII secolo essa iniziò a prendere piede e svilupparsi anche in altri paesi europei, sia attraverso i musicisti italiani (compositori, cantanti, strumentisti) che vi erano emigrati, sia attraverso i compositori autoctoni che svilupparono un autonomo indirizzo stilistico, come per esempio in Francia dalla seconda metà del XVII secolo.
Attualmente il termine "musica barocca" è rimasto convenzionalmente in uso per indicare indistintamente qualunque genere di musica evolutosi fra il tramonto della musica rinascimentale e il sorgere dello stile galante e poi di quello classico, in un arco cronologico che, andrebbe dal 1600 al 1750.
La chitarra barocca è l'antenata della chitarra classica moderna. Anche se è difficile stabilire con esattezza i tempi, era in uso dalla seconda metà del XVI secolo fino alla fine del XVIII secolo in Italia, Spagna e Francia. È uno strumento leggero e dal timbro chiaro e ricco, perfetto per accompagnare la voce, pur essendo in grado di farsi sentire insieme con altri strumenti: spesso veniva inclusa in orchestre che comprendevano la tiorba, l'arciliuto, la viola da gamba e il cembalo. Aveva cinque ordini di doppie corde di budello, che includevano uno o due "bordoni" di budelli intrecciati (al 4º e 5º ordine di corde), che venivano
affiancate ad un cantino accordato un'ottava sopra. Probabilmente per supplire alla serie di armonici acuti che mancavano alle corde basse. Il cantino veniva posto in alto, cioè al contrario di quanto avviene nel liuto, così da venire pizzicato prima del basso, conferendo una particolare sonorità "ambigua" allo strumento, ovvero la corda bassa poteva essere usata sia per interpretare la nota più bassa sia la più alta. Nelle accordature "alla francese" cioè con il solo bordone al 4º ordine, il la del 5° suppliva nelle serie di note venendo utilizzato per facilitare la diteggiatura (campanelas). La sostituzione delle doppie corde con le corde singole e l'aggiunta della sesta corda bassa sono avvenute nell'Ottocento. (Fonte: Wikipedia)




