La scala minore - Classical & FingerStyle Guitar

Classical & FingerStyle Guitar
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La scala minore

Teoria musicale

La scala minore naturale
Ad ogni scala maggiore corrisponde la relativa scala minore. Si chiama relativa minore perchè conserva le stesse alterazioni della scala maggiore. La scala relativa minore della scala di Do maggiore è quella di La minore. Quest'ultima si ottiene partendo dalla sesta nota (6° grado) della scala maggiore. Lo schema seguente spiega meglio come si ottiene la relativa minore dalla scala maggiore:

Come si vede la scala minore naturale (relativa minore) ha una struttura di toni e semitoni diversa rispetto alla scala maggiore: tono - semitono - tono - tono -semitono - tono - tono. Sulla chitarra questa successione si traduce in: 2 tasti - 1 tasto - 2 tasti -2 tasti - 1 tasto - 2 tasti - 2 tasti.
Come già detto, la scala minore naturale ha le stesse note della scala maggiore relativa, solo che parte da una  nota diversa producendo, così, un diverso responso sonoro.
La relazione tra scala maggiore e relativa minore è sempre la stessa: basta scendere di tre semitoni per passare dalla scala maggiore alla scala minore e salire di tre semitoni per passare dalla minore alla maggiore.
La scala di La minore è il modello di base a cui fare riferimento per trovare tutte le altre scale naturali minori: basta semplicemente rispettare la successione di toni e semitoni.
Se vuoi conoscere la disposizione sulla tastiera delle note che compongono le scale minori naturali, clicca sui link di seguito riportati:

Scala di La#/Sib minore

Scala di Si minore

Scala di Do minore

Scala di Do#/Reb minore

Scala di Re minore

Scala di Re#/Mib minore

Scala di Mi minore

Scala di Fa minore

Scala di Fa#/Solb minore

Scala di Sol minore

Scala di Sol#/Lab minore

La scala minore armonica

La scala minore naturale, sotto il profilo della sonorità prodotta, presenta un problema: tra il 7° e l'8° grado intercorre un tono. Ora, sappiamo che il settimo grado è la sensibile che, per sua natura, tende a risolvere sulla tonica purchè sia distante da questa un semitono. Per raggiungere questo obiettivo e, quindi, risolvere l'inconveniente della scala minore naturale, nella scala minore armonica si è alterato, sia in fase ascendente che discendente, il settimo grado innalzandolo di un semitono. Con questa operazione il settimo grado della scala minore ha acquisito uno spiccato carattere di sensibile.
Nella scala minore armonica la successione di toni e semitoni è la seguente: tono - semitono - tono - tono - semitono - tono più semitono - semitono [T-ST-T-T-ST-(T+ST)-ST].
Clicca sui link che seguono per visualizzare gli schemi delle principali scale minori armoniche:

La scala minore melodica
La scala minore armonica presenta un problema. Infatti riducendo, rispetto alla minore naturale, l'intervallo tra il 7° e l'8° grado a un semitono, l'intervallo tra 6° e 7° grado diventa di tre semitoni. Trattasi di un salto troppo grande per scrivere linee melodiche (per rendersene conto basta ascoltare l'esempio audio relativo alla scala minore armonica). Per questo si è alzato il 6° grado di un semitono ottenendo un flusso melodico più dolce e lineare. Questa variazione è importante solo nella fase ascendente mentre non lo è in quella discendente. Ne consegue, quindi, che la successione di toni e semitoni diventa la seguente:


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