Nozioni di base
Fingerstyle
Il fingerpicking, che letteralmente vuol dire “pizzicare con le dita”, è una tecnica utilizzata per suonare la chitarra che presuppone l’impiego delle dita anzichè del plettro. Va da se che questa caratteristica avvicina il fingerpicking alla tecnica classica utilizzata anche nei conservatori se non fosse per il fatto che quest’ultima presuppone il rispetto di regole molto rigide.
La caratteristica peculiare del fingerpicking risiede nell’uso del pollice della mano destra che suona il cosiddetto
La caratteristica peculiare del fingerpicking risiede nell’uso del pollice della mano destra che suona il cosiddetto basso alternato, cioè marca ogni quarto della battuta suonando una nota bassa (posizionata in genere sulla 4^, 5^ e 6^ corda) in armonia con le note suonate dalle altre dita.
E’ molto usato nei brani di chitarra folk, ma ormai rappresenta una tecnica di riferimento in quasi tutti i generi musicali.
Tra i chitarristi, questa tecnica solitamente viene chiamata “Travis picking”, in onore di Merle Travis che fece largo impiego di essa. E’ necessario, tuttavia, precisare che il fingerpicking è una tecnica mentre il “Travis picking” è uno stile: i due concetti non possono, quindi, essere sovrapposti.
In base al numero di dita utilizzate dalla mano destra per pizzicare le corde si suole anche parlare di “two-finger picking” o “three-finger picking”.
Questa particolare tecnica sembra essersi sviluppata tra i musicisti del cosiddetto “Negro Folk”, probabilmente nel tentativo di imitare il suono del piano nei brani di ragtime. Il fatto che tale tecnica fosse di derivazione nera non ne fermò la diffusione per motivi di barriere razziali, ma anzi molti chitarristi folk bianchi la impararono direttamente dai neri. L’interazione tra musica folk bianca e nera fu, ed è tuttora, la forza dominante nel creare gli stili folk americani così come li conosciamo oggi.
Nella tecnica fingerpicking un ruolo fondamentale è svolto dalla mano destra. I metodi per chitarra classica e flamenca hanno delle norme rigorose a questo proposito. Invece, per il fingerpicking, non ci sono regole ma soltanto suggerimenti. In linea di massima la posizione della mano destra dovrebbe essere quella a ciascuno più congeniale anche se, osservando chitarristi quali Rev. Gary Davis, Mississippi John Hurt, Skip James e Son House, fino a Bert Jansch, David Laibman, Martin Carthy e tanti altri, si ritrova un punto in comune. Tutti tendono a posare il mignolo o l’anulare, o entrambe queste dita, sulla tavola armonica della chitarra.Ciò sembra aiutarli a meglio dosare gli accenti delle note.
I brani suonati in fingerpicking hanno il tipico andamento di marcia talvolta indicato con il termine “bum-chick”.
Poichè la posizione della mano destra è decisamente più inclinata in direzione del manico, e non perpendicolare alle corde come nella tecnica classica, viene spesso utilizzato un piccolo dispositivo chiamato “thumbpick” che, inserito nel pollice destro, offre una specie di unghia artificiale in plastica che ha un angolo retto con il pollice stesso, consentendo di pizzicare i bassi con più decisione e con maggiore vigore sonoro.
Tra i chitarristi, questa tecnica solitamente viene chiamata “Travis picking”, in onore di Merle Travis che fece largo impiego di essa. E’ necessario, tuttavia, precisare che il fingerpicking è una tecnica mentre il “Travis picking” è uno stile: i due concetti non possono, quindi, essere sovrapposti.
In base al numero di dita utilizzate dalla mano destra per pizzicare le corde si suole anche parlare di “two-finger picking” o “three-finger picking”.
Questa particolare tecnica sembra essersi sviluppata tra i musicisti del cosiddetto “Negro Folk”, probabilmente nel tentativo di imitare il suono del piano nei brani di ragtime. Il fatto che tale tecnica fosse di derivazione nera non ne fermò la diffusione per motivi di barriere razziali, ma anzi molti chitarristi folk bianchi la impararono direttamente dai neri. L’interazione tra musica folk bianca e nera fu, ed è tuttora, la forza dominante nel creare gli stili folk americani così come li conosciamo oggi.
Nella tecnica fingerpicking un ruolo fondamentale è svolto dalla mano destra. I metodi per chitarra classica e flamenca hanno delle norme rigorose a questo proposito. Invece, per il fingerpicking, non ci sono regole ma soltanto suggerimenti. In linea di massima la posizione della mano destra dovrebbe essere quella a ciascuno più congeniale anche se, osservando chitarristi quali Rev. Gary Davis, Mississippi John Hurt, Skip James e Son House, fino a Bert Jansch, David Laibman, Martin Carthy e tanti altri, si ritrova un punto in comune. Tutti tendono a posare il mignolo o l’anulare, o entrambe queste dita, sulla tavola armonica della chitarra.Ciò sembra aiutarli a meglio dosare gli accenti delle note.
I brani suonati in fingerpicking hanno il tipico andamento di marcia talvolta indicato con il termine “bum-chick”.
Poichè la posizione della mano destra è decisamente più inclinata in direzione del manico, e non perpendicolare alle corde come nella tecnica classica, viene spesso utilizzato un piccolo dispositivo chiamato “thumbpick” che, inserito nel pollice destro, offre una specie di unghia artificiale in plastica che ha un angolo retto con il pollice stesso, consentendo di pizzicare i bassi con più decisione e con maggiore vigore sonoro.
Alcuni chitarristi fingerstyle, che suonano chitarre acustiche con corde in metallo, spesso fanno uso, oltre che del thumbpick, dei cosiddetti “fingerpicks”. Si tratta, analogamente ai thumbpicks, di dispositivi che si inseriscono sull’indice e medio e talvolta anche sull’anulare della mano destra, con la parte prominente dal lato opposto dell’unghia. Ce ne sono in plastica ed in metallo, e vengono utilizzati per aumentare il volume e per pizzicare con più decisione le corde in metallo.
Alcuni chitarristi utilizzano un fingerpicking che potremmo definire “ibrido”. Utilizzano infatti il plettro, che viene tenuto fermo tra il pollice e l’indice della mano destra, con cui pizzicano le note basse, e le altre dita per pizzicare le note più acute (per intenderci, quelle che si trovano sulla 1^, 2^ e 3^ corda).
Ritchie Blackmore ha usato questa tecnica per il famoso riff di apertura di “Smoke on the Water”. Eric Johnson, Albert Lee e Steve Trovato usano questa tecnica nel Country-Rock. Zakk Wylde ha esportato questa tecnica nell’heavy metal e Steve Vai ne fa spesso uso nelle sue improvvisazioni dal vivo, così come Tommy Emmanuel.
Esempi di basso alternato
Nell'esempio il pollice della mano destra suona i bassi posizionati sulla 4^, 5^ e 6^ corda. Nella prima battuta il pollice suona il Do ed il Mi bassi mentre il Sol è suonato dall'indice ed il Do sul terzo spazio viene suonato dal medio. Lo stesso dicasi per le battute successive. Nella 2^ e 4^ battuta il pollice alterna la 5^ e 6^ corda. Per eseguire questo esercizio posizionare, per intero, gli accordi indicati.
L'alternanza dei bassi sui principali accordi
L'alternanza dei bassi viene solitamente effettuata tra la tonica (1° grado della relativa scala) e la dominante (5° grado della relativa scala). Ad esempio i bassi alternati in un accordo di Do Maggiore saranno il Do (1° grado = tonica) ed il Sol (5° grado = dominante).
Do Maggiore
(Do - Sol)
Re Maggiore
(Re - La)
Mi Maggiore
(Mi - Si)
Fa Maggiore
(Fa - Do)
Sol Maggiore
(Sol - Re)
La Maggiore
(La - Mi)
Si Maggiore
(Si - Fa#)
Sugli accordi minori e di settima l'alternanza dei bassi è la stessa illustrata per gli accordi maggiori.
Bassi alternati sugli accordi del giro di
Do Maggiore
Un altro esempio di basso alternato in tonalità di
Do Maggiore
Esempio di basso alternato in tonalità di
Re Maggiore