Caratteristiche
La chitarra
Può essere suonata con i polpastrelli delle dita, con le unghie o con il plettro. Il suono è generato dalla vibrazione delle corde che sono tese al di sopra del piano armonico (o tavola armonica). Quest’ultimo, a sua volta, poggia sulla cassa armonica che, di fatto, è la parte della chitarra che consente l’amplificazione del suono. La cassa armonica si compone di piano armonico (o tavola armonica), fasce laterali e fondo.
Affinchè le corde possano vibrare, debbono essere opportunamente tirate: questo avviene grazie alle meccaniche (o chiavette) montate sulla paletta che rappresenta la parte più lontana del manico. Le corde vengono poi fissate al ponticello, passando al di sopra dell’osso del ponte. A sua volta il ponticello è fissato alla tavola armonica o piano armonico. La fuoriuscita del suono dalla cassa armonica avviene grazie alla buca, grosso foro realizzato sulla tavola armonica (piano armonico). Alla cassa armonica viene fissato il manico su cui vengono fissati dei tasti metallici. Il punto di giunzione tra cassa armonica e manico si chiama “attaccatura del manico”. Il primo tasto, solitamente in plastica o osso, viene definito capotasto.
Principali legni utilizzati
Acero
Legno particolarmente consistente e duro di colore chiaro che viene spesso utilizzato per la realizzazione dei manici e dei corpi delle chitarre elettriche.
Abete
E' una conifera. Viene spesso utilizzato per la costruzione dei piani armonici (o tavole armoniche) negli strumenti acustici. E' un legno leggero e, quindi, molto risonante. La timbrica prodotta dipende molto dalla provenienza di questo legno. Infatti nelle zone più fredde l'abete ha una venatura più stretta che fornisce una timbrica brillante mentre nelle zone meno fredde la venatura è più larga producendo un suono morbido e caldo.
Frassino
Trattasi di un legno duro di colore chiaro che, per questa sua caratteristica, trova impiego nella costruzione dei bassi elettrici. Viene utilizzato anche per la produzione di chitarre che forniscano un suono tagliente tipico del rock e dell'heavy metal.
Korina
Legno giallognolo di origine africana, leggero ed usato per la realizzazione di strumenti elettrici. Trattasi di legno molto stabile e privo di imperfezioni. Ha un'ottima risonanza neutra e bilanciata.
Mogano
Legno proveniente dall'America centrale fino al bacino brasiliano o dall'Africa con durezza, quindi, molto variabile. Trova largo impiego nella costruzione della tastiera.
Noce
Legno pregiato dalla sonorità scura e legnosa. Presenta venature scure che danno allo strumento un notevole impatto estetico.
Ontano
Legno delle nostre zone che presenta una certa difficoltà di reperimento dovuta alla scarsa presenza nel nostro paese di piante con fusto sufficientemente largo. E' questo il motivo per cui molti liutai si sono orientati verso l'ontano americano.
Pioppo
Ci sono molte varietà di pioppo che si differenziano sia nella consistenza che nel colore fornendo sonorità, a volte, anche molto diverse l'una dall'altra.
Tiglio
Legno di colore chiaro e dalla tessitura fibrosa. Ha una buona risposta acustica. Viene utilizzato nella produzione di bassi acustici e di chitarre semiacustiche.
La struttura interna
(incatenatura)
Le chitarre di qualità sono dotate, all'interno della cassa, di una particolare struttura a ventaglio tipo quella raffigurata nell'immagine ripresa dal sito della Walden Guitars. Si tratta di una struttura non rigida: anzi ogni costruttore applica delle proprie regole nella realizzazione di tale struttura. Originariamente questa struttura aveva la semplice funzione di dare robustezza alla cassa. Solo dopo ci si è resi conto di come potesse influire anche sulla qualità del suono.
Si ritiene che chi per primo ha studiato e delineato la struttura interna ideale sia stato Antonio de Torres, grande costruttore del secolo scorso. Dopo di lui le regole costruttive della chitara, in generale, hanno subito poche e irrilevanti variazioni che non hanno modificato in via sostanziale i principi da lui posti.
La chitarra classica
La chitarra classica si caratterizza per una buca di risonanza rotonda, un manico ed una tastiera più ampia e per l'utilizzo esclusivo delle corde in nylon. Il legno in una chitarra classica è solitamente più leggero che in altre chitarre al fine di permettere una più facile emissione del suono in considerazione dell'uso delle corde in nylon. Questa chitarra non può assolutamente montare corde in metallo in quanto il legno non potrebbe sopportare lo stress derivante da un'aumentata tensione.
La chitarra folk
Si tratta di una chitarra molto versatile e largamente utilizzata oggi. Può essere adattata a diversi stili di musica dall'accompagnamento con il plettro al Travis Picking, al bluegrass.Potrebbe essere considerata come il fondamento della musica country e del cosiddetto "Nashville Sound". Monta corde in metallo.
La chitarra a 12 corde
La chitarra a 12 corde è un particolare tipo di chitarra in cui a ciascuna delle 6 corde usuali ne è affiancata un'altra accordata all'ottava superiore, fatta eccezione per le prime due, accordate all'unisono.
Il timbro di questa chitarra è particolarmente pieno e si presta tipicamente al ruolo di accompagnamento, sebbene esistano anche esempi di utilizzo solista. Un esempio, molto conosciuto dell'utilizzo di questo particolare tipo di chitarra, è rappresentato dalla sezione introduttiva di Wish You Were Here dei Pink Floyd, nella quale una chitarra "12 corde" esegue la parte dell'accompagnamento, mentre una chitarra a 6 corde svolge il ruolo di chitarra solista.
La chitarra semiacustica
Chitarra spesso utilizzata nella musica jazz ma che, tuttavia, può essere tranquillamente utilizzata anche nel fingerpicking. Ne ha dato prova il grande Chet Atkins che faceva spesso uso di questo tipo di chitarra. Ha il vantaggio che anche non amplificata presenta una seppur minima sonorità.
Varianti
Ovviamente quelle descritte sono le tipologie di chitarra più diffuse. Esistono, tuttavia, diverse varianti. Tra queste sono sicuramente da menzionare le chitarre solid body con corde in nylon di cui un ottimo esempio sono le Godin e la famosa Gibson Chet Atkins. Questo tipo di chitarra risponde alla necessità di eliminare i problemi di feedback che tutte le chitarre acustiche presentano sul palco quando suonano con altri strumenti elettrici. Per la loro forma, inoltre, possono essere utilizzate da chitarristi elettrici che vogliono cimentarsi nell'uso del nylon.
La chitarra elettrica
E' questa la chitarra usata nella quasi totalità della musica rock. Le possibilità sonore sono illimitate dal momento che dipendono oltre che dai pick-up anche dalla qualità dell'amplificatore e dall'utilizzo di apparecchi elettronici come ad esempio multieffetti, sintetizzatori, distorsori ecc.. Viene solitamente suonata con il plettro anche se alcuni chitarristi la utilizzano per il fingerpicking e, quindi, la suonano con le dita in arpeggio.
Silent e Traveler Guitars
Esistono sul mercato chitarre un po' particolari, nate per eliminare completamente i problemi di feedback e per consentire la facile trasportabilità. Trattasi di chitarre minimali, prive di cassa armonica, la cui sonorità viene garantita, solo ed esclusivamente, dalla qualità dei pick-up che montano.
Partendo dalla prima a sinistra: Soloette Travel Guitar; Ministar; Traveler Guitar; Yamaha Silent Guitar.
Suggerimenti per un acquisto consapevole
L'acquisto della chitarra è un'operazione che va effettuata con cautela e saggezza e richiede pazienza e seria riflessione. Specialmente se è il tuo primo acquisto, conviene farti accompagnare da un amico esperto o dal tuo insegnante e non fidarti ciecamente del venditore che non ti conosce e che non è detto che voglia fare il tuo interesse. Se sei alle prime armi, in generale è sempre preferibile spendere qualcosa in più per uno strumento decente (di solito, partendo da un prezzo di due o trecento euro). La maggiore spesa è ripagata da uno strumento con una migliore intonazione, più facile da accordare e, elemento di fondamentale importanza, più facile da suonare grazie ad una migliore fattura del manico e dei singoli tasti. Le chitarre economiche spesso presentano una action (altezza delle corda dal manico) o troppo bassa, producendo fastidiosi ronzii, o troppo alta, rendendo faticosa l'esecuzione.
L'action viene misurata al dodicesimo tasto. Sulle chitarre classiche questa è compresa tra 3,5 mm e 4,75 mm. Non è escluso, tuttavia, che alcuni chitarristi prediligano un'action anche superiore a 4,75 mm. Le chitarre acustiche, invece, hanno un'action più bassa che, di solito, è di 1,5 mm sul Mi cantino e di 2 mm sul Mi basso.
E' opportuno verificare con attenzione la qualità delle meccaniche che, se di scarsa qualità, daranno notevoli problemi di tenuta dell'accordatura.
Altri aspetti da prendere in considerazione sono la qualità del legno utilizzato per costruire la chitarra che, come è noto, impatta in modo considerevole sulla qualità del suono prodotto ed il tipo di vernice utilizzata. In generale le vernici migliori sono quelle a base di cellulosa che consentono al legno di respirare e garantiscono una migliore vibrazione della tavola armonica da cui dipenderà, di conseguenza, la qualità del suono prodotto. Gli strumenti economici, invece, sono verniciati con prodotti a base sintetica (poliuretano) che, creando uno strato duro sulla tavola armonica, non ne garantiscono la necessaria flessibilità e vibrazione.
E' importantissimo verificare le condizioni del manico che deve essere diritto, senza ritorsioni né verso destra né verso sinistra, e non deve presentare né eccessiva concavità (è ammessa una leggera concavità) e né convessità che farebbe "friggere" le corde. Deve, inoltre, avere la giusta intonazione: al dodicesimo tasto la singola corda deve suonare esattamente un'ottava sopra a quella della nota suonata sulla medesima corda a vuoto. Con un'intonazione errata le note acute avranno un'altezza diversa rispetto alla loro.
Un'altra verifica da fare consiste nell'individuazione di eventuali punti morti (dead spot). E' fondamentale suonare ciascuna singola corda su tutti i tasti e verificare se ci sono posizioni in cui il suono è più breve o sordo: se così è, vuol dire che le barrette metalliche dei tasti non sono state montate correttamente.
E' importante ricordare che esistono diversi profili dei manici delle chitarre. Nella scelta dello strumento, quindi, bisogna tenerne conto in base alle caratteristiche personali della mano sinistra e del tipo di tecnica strumentale che si intende utilizzare. I profili dei manici vengono descritti utilizzando alcune lettere dell'alfabeto:
- profilo di tipo "D": presenta la parte posteriore piuttosto piatta;
- profilo di tipo "C": presenta la parte posteriore piuttosto rotonda;
- profilo di tipo "V": presenta la parte posteriore più affilata. Questo profilo, di solito, viene scelto da quei chitarristi che utilizzano il pollice della mano sinistra per premere la sesta corda o, a volte, anche la quinta corda. Su questo profilo ricade la scelta di molti chitarristi fingerpicking.
Un altro elemento da prendere in considerazione è il diapason che non è altro che la porzione di corda che vibra tra il capotasto e la sella del ponte. Sulle chitarre acustiche il diapason varia da 62,5 a 66 cm. Ovviamente più lungo è il diapason, più distanti sono i tasti tra loro e più tirate saranno le corde per produrre una determinata nota. Questa maggiore tensione crea un suono più ampio ed un volume maggiore ma rende più difficoltoso suonare. La scelta è veramente molto personale.
Un ultimo aspetto da valutare è rappresentato dalle dimensioni della cassa della chitarra che deve essere rapportata alle dimensioni di chi la suona. Se la corporatura personale è piccola la scelta deve ricadere su una chitarra di dimensioni ridotte e viceversa. Esistono vari modelli:
- Jumbo: è una chitarra che ha una dimensione e una forma del corpo più grandi rispetto a una chitarra acustica tradizionale. Tale dimensione fornisce un suono più forte e pieno con una risposta dei bassi più profonda;
- Dreadnought: forma del corpo quasi rettangolare. Viene, spesso, utilizzata nella musica country;
- Grand Auditorium e Auditorium: la Grand Auditorium è spesso conosciuta come Small Jumbo perché più piccola della Jumbo ed è una delle chitarre più versatili. Il modello Auditorium, ovviamente, è ancora più piccolo;
- Gran Concerto e Concerto: la cassa della Gran Concerto è grande quanto una chitarra classica mentre la Concerto è leggermente più piccola
Le dimensioni di questi ultimi quattro modelli sono spesso indicate con uno o più zeri:
- Grand Auditorium: "0000"
- Auditorium: "000"
- Gran Concerto: "00"
- Concerto: "0"
Una particolare tipologia è la chitarra a 12 corde. Le quattro corde più basse (Mi, La, Re, Sol) hanno in raddoppio una corda che suona un'ottava sopra mentre quelle più alte (Si, Mi) hanno in raddoppio una corda che suona alla stessa altezza (unisono). La tensione prodotta da queste dodici corde è molto alta e di questo bisogna tenerne conto. Inoltre, il manico è notevolmente più largo. E' una chitarra utilizzata come accompagnamento e mal si presta alla tecnica fingerstyle.
Dreadnought
Grand Auditorium
Jumbo
Auditorium
Concerto
Gran Concerto