Kit di assemblaggio Saga
Ho sempre desiderato costruire una chitarra. Mi sono, però, sempre reso conto delle enormi difficoltà di realizzazione dovute non tanto alle complicazioni tecniche quanto alla mancanza di spazio, tempo ed attrezzatura.
Sono andato, allora, alla ricerca di una soluzione alternativa che mi consentisse di dar vita comunque allo strumento superando le difficoltà menzionate. Questa soluzione è il kit di montaggio scoperto, per caso, navigando su internet. In particolare mi riferisco al kit della Saga.
Come si può vedere nella foto, il modello che ho scelto è una Telecaster.
La scatola arriva ben organizzata. Tutte le parti piccole (meccaniche, viti, pick-up ecc.) sono raccolte in apposite bustine. I due componenti principali sono, ovviamente, il body ed il manico.
Sul body si ritrovano già realizzati gli scassi e i fori per il passaggio dei fili dei pick-up. Il manico è già tastato; la paletta, invece, non è sagomata ma presenta una forma squadrata per dare al montatore la possibilità di personalizzarla.
La prima cosa che faccio è verificare se la base del manico entra nel relativo scasso (per intenderci, verifico l'attaccatura del manico): purtroppo, questa verifica dà esito negativo nel senso che la base del manico è più grande dello scasso. Diventa, quindi, necessario asportare parte del legno in eccesso dal manico. Essendo questa operazione molto delicata, procedo cautamente utilizzando semplice carta vetro, all'inizio un pò più grossa e, poi, via via sempre più fine. L'obiettivo è quello di far si che la base del manico entri nel body in maniera precisa. Bisogna, cioè, evitare che il manico giochi all'interno del corpo.
Passaggio successivo è quello di sagomare la paletta. Purtroppo non riesco a trovare la sagoma tipica della Telecaster per cui decido di dargli una forma personale. Per questa operazione mi avvalgo di un seghetto alternativo acquistato per l'occasione. Dopo aver tagliato grossolanamente la paletta, procedo a rifinirla utilizzando, anche in questo caso, carta vetro di spessore sempre più piccolo.
Passo successivo è la verniciatura del manico. Il kit arriva, infatti, con pezzi in legno grezzo e non trattato. Non avendo il compressore e non volendo utilizzare le bombolette di vernice che sono altamente sconsigliate per lavori fini, mi oriento verso il cosiddetto "Tru Oil" che altro non è che l'olio usato dai cacciatori per ungere il calcio del fucile. E' una soluzione questa che viene utilizzata da diversi liutai di professione. In questo video viene illustrata la procedura da cui ho preso spunto.
Passaggio successivo è la verniciatura del body. Per questa ho utilizzato un semplice pennello.
Dopo una prima carteggiata con carta vetro molto fine, ho applicato due mani di turapori trasparente per legno a distanta di un giorno l'una dall'altra, carteggiando tra una mano e l'altra.
Dopodichè ho applicato due mani di vernice poliuretanica (quella utilizzata dai carrozzieri) carteggiando dopo la prima mano. Ho lasciato asciugare la seconda mano per una settimana. Quindi ho carteggiato la superficie con carta vetro finissima (la più fine in commercio) bagnandola nell'acqua.
Purtroppo la scarsa esperienza mi ha portato a pigiare troppo con la carta vetro con un risultato deludente: il colore è risultato, infatti, non uniforme.
Ho deciso, allora, di accentuare le imperfezioni di verniciatura ottenendo un effetto zebrato che, piaccia o no, è sicuramente originale.
A questo punto passo alla fase dell'assemblaggio. Fisso il manico al body, monto le meccaniche, sistemo i pickup e la parte elettrica. I fori già presenti su corpo e manico combaciano perfettamente con l'hardware a disposizione. Procedo, quindi, con le saldature con un semplice saldatore da pochi euro. E qui nasce un problema: le saldature non tengono e si staccano nonostante ripetuti tentativi. Il problema va avanti fintanto che non scopro, in questo internet è fantastico, che per la tenuta delle saldature a stagno è necessario utilizzare un'apposita pasta per saldature che si trova in tutte le ferramenta.
Preciso che i pickup a corredo del kit sono di qualità scadente. Per questo, nella fase di assemblaggio, ho deciso di montare pickup Fender Vintage originali.
Finito l'assemblaggio passo al setup dello strumento così ottenuto:
regolazione della curvatura del manico agendo sulla barra all'interno del manico con apposita chiave che arriva in dotazione nel kit;
regolazione dell'altezza del capotasto agendo sulle sedi delle corde con apposite lime da liutai;
regolazione dell'action (altezza delle corde dal manico) operando sulle sellette.
Alla fine il risultato è questo: